Bello, bellissimo e nemmeno “impossibile”.
Giovane e forte.
Figlio d’arte.
Addirittura studioso.
Sembra un miraggio, ma stiamo parlando “solo” di Riccardo Arnaud, per tutti “Ricky”. Nato il 05 Novembre 1998, Riccardo è un palleggiatore fisico (194) e atletico, ma soprattutto un talento poliedrico che al volley unisce l’amore per il canto, per la pittura e per i cavalli.
Ha appena terminato il liceo scientifico e sta “sfogliando la margherita” per scegliere il suo futuro universitario.
Fino alla Maggio del 2016 è stato un punto di forza dell’attacco PVL, poi l’intuizione dei suoi allenatori, che lo hanno instradato verso il ruolo di regista, ha regalato a Riccardo centralità nella costruzione del gioco.
– Parlaci della tua esperienza pallavolistica
Sono nato e cresciuto, pallavolisticamente parlando, in PVL, fin dall’età di 11 anni; non ho avuto altra società al di fuori di questa, pur avendo fatto in diverse occasioni alcuni campionati giovanili in prestito con altre società. Ma dentro di me batte sempre il cuore PVL
– Come è avvenuta questa trasformazione da schiacciatore a palleggiatore?
2 anni fa ho fatto parte (come schiacciatore) del gruppo della B2, con cui siamo arrivati terzi a fine campionato. L’anno scorso ho preso invece la decisione di cambiare ruolo, per una sfida personale e perché credo che si possano aprire diverse opportunità. Inoltre è un ruolo che mi piace moltissimo.
– Chi è stato il motore di questa metamorfosi?
Credo sia stata una decisione congiunta dello staff tecnico della PVL; grazie all’aiuto di Gabriele Melato, Daniele Antonelli e Mimmo Specchia son riuscito a migliorare durante l’anno, trovando spazio anche all’interno della Serie B nella seconda metà di stagione.
– Sei stato tra i primissimi riconfermati per la prossima stagione. Hai avuto esitazioni a confermare la tua presenza?
Neppure per un momento. Il gruppo di questa serie B è sicuramente un gruppo con ottime potenzialità, ed è bello vedere che la società abbia intenzione di puntare su giocatori provenienti in buona parte dal proprio vivaio; ci sono ben 5 giocatori nati e cresciuti in PVL (6 se contiamo Zanchetta che ormai è stato ufficialmente adottato dalla PVL). Non so quante società possano vantare questi numeri che testimoniano il buon lavoro che viene svolto ormai da parecchi anni nel settore giovanile.
– Cosa ti aspetti personalmente da questa nuova stagione?
Sono carichissimo per la nuova stagione, ho tanta voglia di mettermi in gioco… non vedo l’ora di iniziare!!