“Extra Terrestre, portami via…” recitava una futuristica canzone di Eugenio Finardi. L’eclettico cantautore milanese spiega in una intervista che pensava ad un soggetto equivalente alle divinità della tragedia greca che entrava in scena, calata dall’alto, e sistemava le cose…”
Che Fabio Caianiello possa fare questo è indubbio. Nato il 12.10.1992 a Torino, “Caia” come è da tutti conosciuto, è un giocatore capace di ribaltare le sorti di una gara. Salto “esagerato”, braccio esplosivo e traiettorie impensabili non mancano nel repertorio di questo mancino di quasi 2 metri, Il cui approccio tardivo con il volley (ultimo anno di Under 16 a Caluso) ha però fatto sbocciare un amore intenso per questo sport, che l’ha portato, la stagione successiva, a essere già inserito nella formazione Under 18 e serie C, dove è rimasto per due anni fino al salto nel Parella di Serie B1. Una stagione in B2 a Chieri e poi l’approdo nelle Valli di Lanzo.
Terminata l’università, Fabio lavora in un azienda di prodotti chimici e per il terzo anno farà parte della rosa della Cerealterra PVL Ciriè.
– Fabio, inizi a essere un veterano della PVL. Raccontaci come è nata questa avventura…
In maniera molto naturale, per quanto… intensa. Per reclutarmi Piero mi ha chiamato al telefono e abbiamo parlato una mattinata intera al telefono (non esagero la chiamata è arrivata alle 9 di mattina e abbiamo parlato fino a mezzogiorno).
Ogni giorno in palestra ha rafforzato il legame con la Pallavolo Valli di Lanzo e… eccomi qua.
– Cosa ti aspetti da questa stagione?
Sono davvero felice di essere ancora alla PVL e ho dato subito la mia conferma l’ultima di campionato. Credo che quest’anno sia molto importante per me. Non solo per dimostrare agli altri che posso stare in questa categoria, ma soprattutto per dimostrarlo a me stesso.
– Come ti definiresti?
Un opposto puro, che ha iniziato tardi a giocre a pallavolo e che ha usato l’osservazione per imparare quello che gli altri hanno sperimentato in età giovanile. In particolare il primo anno al Parella, guardavo Stefano (Moro, ndr) e cercavo di apprendere da ogni suo colpo.
– Sei tra i giocatori maggiormente apprezzati e benvoluti dai proprio compagni di squadra…
Per me è molto importante il rapporto umano e sono proprio contento che siano stati confermati tutti quelli con cui ho legato di più, da Casale a Dogliotti, passando per Magnetti e Scarrone. Con quest’ultimo in particolare sono durante il 6 contro 6 ci prendiamo molto in giro, e ci piace “accendere” l’allenamento con bonari sfottò.
– Ci saranno comunque diverse novità nella squadra, nello staff e anche nella società…
Quest’anno sono contento sia per i nuovi arrivi che per i cambiamenti societari, che sono sintomo di fervore. Con Mattia (Zanchetta, ndr) come secondo allenatore credo che si possa creare un rapporto unico tra staff e squadra così come sta già succedendo. E’ molto bello il clima che si sta creando già prima di iniziare il campionato. Non vedo l’ora di iniziare!